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Cosa sono le sostanze comburenti e come intervenire
Partiamo da una definizione: il comburente è una sostanza che permette alla combustione di avvenire. Agisce quindi da agente ossidante di un combustibile durante una reazione di ossidazione. In mancanza di un comburente, la combustione non può verificarsi.
Alcune di queste sostanze infatti, sono altamente instabili e il loro utilizzo di una reazione di combustione può dar vita ad ossidazione violente, fino a provocare delle reazioni esotermiche, ovvero che producono calore.
Lo spostamento di bombole di ossigeno o di altri gas comburenti quindi, deve avvenire con cautela per evitare situazioni di pericolo. Bisogna restare lontani da altri combustibili, occorre verificare sempre la corretta chiusura dell’apparecchio e che sia collaudato. Infine, è bene immagazzinarle sempre in luoghi ventilati.
Il Gas Comburente più diffuso e un elenco degli altri
Il gas comburente più diffuso e conosciuto è l’ossigeno, che è presente con una concentrazione del 21% nell’atmosfera, ma in natura ne sono presenti altri, ecco quali sono:
– cloro
– protossido
– fluoro
– ozono
– perclorati
– permanganati
A cosa servono i gas comburenti?
L’ossigeno viene utilizzato soprattutto in ambito medicale e nel taglio della lamiera; il protossido in campo medicale come anestetico; il Cloro per la produzione della plastica; il fluoro nella farmaceutica e nella cosmesi. Gli ultimi due, cloro e fluoro, sono particolarmente pericolosi e vanno maneggiati con cura.
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